Dopo un partenza incerta, le borse europee sono passate tutte in territorio positivo durante la prima seduta della nuova settimana. Alle 15,30 il Ftse Mib
Milano guadagnava lo 0,56%, il Dax di Francoforte lo 0,27%. Era sulla stabilità, invece, il Cac40 di Parigi.
Prevaleva la cautela sui mercati europei, in vista della riunione della Fed, prevista per mercoledì, con l’annuncio sui tassi di interesse. Gli investitori sperano che la banca centrale statunitense tendi ad allentare l’inasprimento sui tassi, che permetterebbe di aiutare i titoli delle società a salire. E’ probabile, tuttavia, che la Fed possa annunciare un ulteriore aumento dei tassi di altri 75 punti base a dicembre. Questi aumenti, potrebbero portare i tassi sui fondi federali della banca centrale statunitense tra il 4,75% e il 5%.
Intanto nell’ultima rilevazione, S&P perdeva lo 0,8%, il Nasdaq Composite era crollato dell’1,2%. Perdevano 130 punti, lo 0,4% i futures Dow Jones Industrial Average. A Piazza Affari continua a salire Eni, dopo la presentazione dei dati di bilancio e che ha chiuso in rialzo dello 0,90%. Bene anche Piaggio (+3,92%), dopo i dati relativi ai primi nove mesi dell’anno superiori alle attese. Venerdì, alla fine, il Ftse Mib di Milano ha chiuso in rialzo sostenuto soprattutto da banche e petroliferi. In rialzo i rendimenti dei titoli di Stato con il Btp al 4,2% e il Bund al 2,1%. In aumento lo spread a 217 punti. L’euro è sceso a 0,9889 dollari . Lunedì i listini del Vecchio Continente hanno chiuso contrastati. Il Ftse Mib di Milano ha guadagnato lo 0,55% a 22.652,11, sulla parità il Dax di Francoforte che ha guadagnato lo 0,08% a 13.253,74 e il Cac40 di Parigi che ha perso lo 0,10% a 6.266,77. Il Ftse100 di Londra ha chiuso in rialzo dello 0,66% a 7.094.53.
Negli Stati Uniti il rendimento del Tesoro a 10 anni è salito al 4,04% lunedì mattina, dopo le consistenti perdite della settimana scorsa che hanno visto il rendimento del Tesoro a 10 anni ottenere una serie di rialzi consecutivi di 12 settimane. Lunedì, i prezzi del petrolio negli Stati Uniti sono diminuiti di circa il 2%, dopo il rialzo della settimana scorsa. I futures del West Texas Intermediate si sono mantenuti appena sopra gli 86 dollari al barile. Lo S&P 500 scendeva nella giornata di lunedì dello 0,8%, mentre il Nasdaq perdeva l’1,2%, i futures Dow Jones Industrial Average erano in ribasso dello 0,4%. Nel mese di ottobre, i mercati hanno tentato un recupero, con il Dow Jones che per tutto il mese aveva recuperato il 13,6% per il mese e in linea con il miglior mese dal 1976. Lo S&P 500 e il Nasdaq Composite sono aumentati rispettivamente dell′8% e del 4%, per tutto il mese di ottobre.
Hanno chiuso in leggero ribasso i listini statunitensi: lo S&P 500 ha perso lo 0,75% a 3.871,98, il Dow Jones è sceso dello 0,39% a 32.732,95 e il Nasdaq ha ceduto l’1,03% a 10.988,15.
Listini di lunedì
FTSE Mib Milano +0,55% a 22.652,11
Dax 40 +0,08% a 13.253,74
Cac 40 -0,10% a 6.266,77
Ftse 100 Londra +0,66% a 7.094.53
S&P 500 -0,75% a 3.871,98
DOW Jones -0,39% a 32.732,95
NASDAQ -1,03% a 10.988,15.