I listini europei hanno chiuso contrastati lunedì, con variazioni poco evidenti. A Wall Street il Dow Jones Industrial Average ha chiuso il suo mese migliore dal gennaio 1976, guadagnando il 14% nel mese di ottobre. Lunedì, tuttavia, il Dow ha perso 129 punti, ovvero lo 0,4%. Lo S&P 500 ha perso lo 0,8% e il Nasdaq Composite è sceso dell’1%. Gli operatori hanno rilevato nei nuovi dati economici, ulteriori preoccupazioni per le banche centrali, impegnate a contenere l’inflazione.
Martedì è iniziata la riunione di due giorni della Fed, con una decisione sul tasso di interesse che è stata fissata per mercoledì pomeriggio. Al momento il sentimento degli investitori mostra una probabilità dell’85% di un aumento di 75 punti base, secondo il CME. La Fed ha sempre dichiarato che non intende rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi fino a quando il mercato del lavoro non indicherà un calo dell’occupazione. Una volta che il mercato del lavoro inizia a diminuire, la strategia della Fed e una serie di forze economiche potrebbe cambiare. Per questo motivo il rapporto sui posti di lavoro di venerdì sarà oggetto di grande attenzione.
Intanto martedì, le borse europee erano tutte in territorio positivo dopo l’apertura, Milano era la maglia rosa alle 13 con un rialzo dell’1,7%. Allo stesso orario il Dax di Francoforte guadagnava l’1,29%, mentre il Cac40 di Parigi saliva dell’1,60%.
Hanno chiuso in territorio positivo tutti i listini europei. Il Ftse Mib di Milano è salito dello 0,63% a 22.795,64, il Dax di Francoforte ha guadagnato lo 0,64% a 13.338,74 e il Cac40 di Parigi ha realizzato +0.94% a 6.328,25. Il Ftse100 di Londra ha chiuso in rialzo dell’1,29% a 7.186.16.
Martedì, prima della campanella di apertura di martedì, i futures Dow Jones salivano dello 0,5% al di sopra del valore equo, mentre i futures S&P 500 guadagnavano lo 0,8%. I futures Nasdaq 100 realizzavano un guadagno dell’1,1% rispetto al fair value.
Il rendimento del Tesoro a 10 anni è salito al 4,07% lunedì, recuperando parte delle perdite della scorsa settimana. Nel frattempo, i prezzi del petrolio negli Stati Uniti sono diminuiti del 2% poiché i futures West Texas Intermediate sono stati scambiati vicino a $ 86 al barile.
Negli Stati Uniti il rendimento del Tesoro a 10 anni è salito al 4,04% lunedì mattina, dopo le consistenti perdite della settimana scorsa che hanno visto il rendimento del Tesoro a 10 anni ottenere una serie di rialzi consecutivi di 12 settimane. Lunedì, i prezzi del petrolio negli Stati Uniti sono diminuiti di circa il 2%, dopo il rialzo della settimana scorsa. I futures del West Texas Intermediate si sono mantenuti appena sopra gli 86 dollari al barile. Lo S&P 500 scendeva nella giornata di lunedì dello 0,8%, mentre il Nasdaq perdeva l’1,2%, i futures Dow Jones Industrial Average erano in ribasso dello 0,4%. Nel mese di ottobre, i mercati hanno tentato un recupero, con il Dow Jones che per tutto il mese aveva recuperato il 13,6% per il mese e in linea con il miglior mese dal 1976. Lo S&P 500 e il Nasdaq Composite sono aumentati rispettivamente dell′8% e del 4%, per tutto il mese di ottobre.
I listini statunitensi, dopo una buona partenza, hanno ripiegato e hanno chiuso con il segno meno: lo S&P 500 ha perso lo 0,41% a 3.856,10, il Dow Jones è sceso dello 0,24% a 3.856,10 e il Nasdaq ha ceduto lo 0,89% a 10.890,85.
Listini di martedì
FTSE Mib Milano +0,63% a 22.795,64
Dax 40 +0,64% a 13.338,74
Cac 40 +0.94% a 6.328,25
Ftse 100 Londra +1,29% a 7.186.16
S&P 500 -0,41% a 3.856,10,
DOW Jones -0,24% a 3.856,10
NASDAQ -0,89% a 10.890,85.