Giovedì, in Europa sono scattati gli acquisti dopo la decisione della Bce di stringere ancora sul costo del denaro che è stato alzato dello 0,50%. Pertanto sui depositi il tasso è stato portato al 2,50%, mentre quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 3%.
Si tratta del livello più elevato da fine 2008. Christine Lagarde ha anche indicato un ulteriore rialzo da effettuarsi a marzo, sempre di 50 punti, precisando che “c’è stato un accordo generale” sui rialzi di 50 punti adesso e e 50 punti a marzo “che erano legittimati dalla pressione dell’inflazione sottostante che sappiamo continuerà”.
Le borse europee hanno reagito positivamente: il Ftse Mib di Milano è salito dell’1,49% a 27.100,62, il Dax di Francoforte ha guadagnato il 2,16% a 15.509,19, il Cac40 di Parigi ha realizzato un + 1,26% a 7.166,27. Il Ftse100 di Londra ha chiuso in rialzo dello 0,76% a 7.820.16.
Nella mattinata, i mercati avevano iniziato le contrattazioni in rialzo, dopo che la Federal Reserve aveva aumentato i tassi di un quarto di punto percentuale, come previsto, portando il tasso sui Fed funds a un intervallo compreso tra il 4,5% e il 4,75%, il più alto dal 2007.
Dopo sei rialzi consecutivi, ognuno dei quali più coerenti del precedente (quattro dei quali dello 0,75% seguiti da altri due dello 0,5%), la banca centrale ha allentato il ritmo della stretta monetaria.
Jerome Powell, capo della Federal Reserve, ha dichiarato che c’è ancora “lavoro da fare” nella lotta all’interno ed è troppo presto per affermare la vittoria. Inoltre, Powell ha sottolineato che non è il momento di interrompere i progressi, ma ha anche reso evidente che le proiezioni economiche di marzo saranno influenti.
Questo evento ha già condizionato i mercati finanziari statunitensi che nella seduta della giornata precedente hanno chiuso con segni moderatamente positivi: la chiusura di mercoledì ha visto lo S&P 500 che è salito dell’1,05% a 4.119,21, il Dow Jones che ha guadagnato lo 0,020% a 34.092,96 e il Nasdaq che ha realizzato un +2,00% a 11.816,32.
Gli Stati Uniti stanno registrando una tendenza alla diminuzione dell’inflazione negli ultimi tempi. L’indicatore più monitorato dalla Federal Reserve, l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (Pce), è sceso al 5% a dicembre dal 5,5% del mese precedente.
Giovedì in mattinata, i listini azionari europei hanno risposto in maniera positiva alla mossa della Fed. Gli indici sono partiti e alle ore 10,45 il Ftse Mib di Milano registrava un rialzo dello 0,76% a 26.907,58, il Dax di Francoforte guadagnava l’1,39% a 15.391,05 e il Cac40 di Parigi un aumento dello 0,53% a 7.118,01.
Dopo l’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti di un quarto di punto percentuale, i mercati asiatici hanno reagito in modo cauto. Giovedì 2 febbraio, nella mattinata, il Nikkei era in rialzo dello 0,2%, Hong Kong era in calo dello 0,12% e lo Shanghai Composite Index era appena sopra il pareggio.
Intanto giovedì in Europa, nel giorno della riunione della BCE, l’euro ha registrato un aumento dello 0,22% a 1,1015, lo stesso valore che aveva prima della guerra. Il rendimento del titolo decennale statunitense è sceso dal 3,424% dell’inizio della sessione asiatica al 3,411%.
I futures sugli indici americani sono positivi, con il Nasdaq future in forte rialzo è arrivato a superare l’1%, grazie soprattutto all’aumento delle azioni Meta che ha guadagnato il 21,56%.
Giovedì, hanno chiuso tutti in rialzo i listini azionari europei dopo la mossa della Bce: il Ftse Mib di Milano è salito dell’1,49% a 27.100,62, il Dax di Francoforte ha guadagnato il 2,16% a 15.509,19, il Cac40 di Parigi ha realizzato un +1,26% a 7.166,27. Il Ftse100 di Londra ha chiuso in rialzo dello 0,76% a 7.820.16.
Anche i listini azionari statunitensi hanno chiuso in rialzo: lo S&P 500 è salito dell’1,47% a 4.179,78, il Dow Jones ha perso lo 0,11% a 34.053,94 e il Nasdaq ha realizzato un +3,25% a 12.200,82.
Listini di giovedì 2 febbraio 2023
FTSE Mib Milano +1,49% a 27.100,62
Dax +2,16% a 15.509,19
Cac 40 +1,26% a 7.166,27
Ftse 100 Londra +0,76% a 7.820.16
S&P 500 +1,47% a 4.179,78
DOW Jones -0,11% a 34.053,94
NASDAQ 100 +3,25% a 12.200,82.