I mercati azionari europei venerdì hanno chiuso all’insegna della stabilità.
A Milano il Ftse Mib ha perso lo 0,26% a 24.621,72. L’attenzione dei mercati si è concentrata principalmente sui tanto attesi dati macro americani relativi al mercato del lavoro nel mese di novembre. L’economia americana ha creato 263.000 posti di lavoro nel mese di novembre relativi ai settori non agricoli, superiori quindi al consenso fermo a 200.000 unità. Il tasso di disoccupazione è stato del 3,7%, battendo il consenso di 3,8%. La retribuzione media oraria è aumentata dello 0,55% (la stima degli economisti era di un +0,3%). E’ stato il dato relativo all’aumento della retribuzione media oraria che ha riportato qualche timore tra gli economisti sulle possibilità che gli aumenti dei tassi della Fed possano rimanere più alti, più a lungo.
Questo è stato l’ultimo rapporto sulle statistiche del lavoro prima del raduno della Federal Reserve che durerà due giorni, il 13 e 14 dicembre. Durante questo incontro, si prevede che la banca centrale ridurrà la crescita dei tassi di interesse dai 75 punti base osservati negli ultimi mesi a 50 punti base.
L’Unione Europea ha fissato venerdì un limite al petrolio russo trasportato via mare. Il limite, fissato a 60 dollari al barile, sarà in fase di revisione e sarà “almeno il 5% al di sotto del prezzo medio di mercato”. Inizialmente le prime sanzioni miravano essenzialmente al volume invece del prezzo, ritenendo che un limite di prezzo fosse di difficile attuazione. Il limite di prezzo sul petrolio russo entrerà in vigore lunedì in seguito all’annuncio formale della decisione dell’UE.
Il dollaro USA si è rafforzato contro l’euro (1,05) che ha fatto aumentare i rendimenti, e il Treasury a 10 anni è salito al 3,6%. In Italia, invece, il Btp decennale è sceso al 3,7%, con lo spread Btp-Bund a 190 punti.
Il Dow Jones Industrial Average è migliorato venerdì pomeriggio dopo che il rapporto positivo sulle buste paga ha rivelato che gli aumenti dei tassi della Federal Reserve potrebbero rimanere alti per un periodo di tempo prolungato. L’indice delle blue chip ha chiuso la giornata con un aumento dello 0,1%. Anche lo S&P 500 ha invertito le sue perdite iniziali e ha chiuso le negoziazioni in calo dello 0,1%. Il Nasdaq è stato il più ribassista del pomeriggio, recuperando tuttavia parte delle perdite precedenti. L’indice incentrato sulla tecnologia ha chiuso la giornata in ribasso dello 0,2%. Il Russell 2000 a piccola capitalizzazione si è discostato dalla tendenza più ampia e ha chiuso la giornata in rialzo dello 0,5%.
Il rendimento del Treasury statunitense a 10 anni è sceso al 3,49 per cento, che rappresenta un aumento di oltre un punto base. Al contrario, il rendimento dei titoli del Tesoro a due anni è salito a quasi il 4,26 per cento, con una differenza di -77 punti base.
Listini di venerdì 02/12/2022
FTSE Mib Milano -0,26% a 24.621,72
Dax 40 +0,27% a 14.529,39
Cac 40 -0,17% a 6.742,25
Ftse 100 Londra -0,03% a 7.556.23
S&P 500 -0,12% a 4.071,70
DOW Jones +0,10% a 34.429,88
NASDAQ -0,10% a 11.461,50.