I listini europei erano in rialzo venerdì in mattinata. Alle 11,30 il Ftse Mib di Milano guadagnava quasi l’1%, ma meglio ancora facevano il Dax di Francoforte e il Cac 40 di Parigi che guadagnavano rispettivamente l’1,40% e l’1,80%.
Dopo il rialzo dei tassi d’interesse, sono proseguite giovedì le vendite a Wall Street, con lo S&P 500 che ha perso l’1,06% a 3.719,89, il Dow Jones che ha ceduto lo 0,46% a 32.001,25 e il Nasdaq che è sceso dell’1,73% a 10.342,94.
L’apertura di venerdì di Wall Street metteva in evidenza, nelle prime ore di contrattazione, rialzi superiori allì1% per tutti i listini.
Nel pomeriggio anche i listini europei erano tutti in rialzo, con guadagni che sfioravano il 3%. Milano guadagnava il 2,85% alle 15,50.
In Cina i listini hanno chiuso con un rimbalzo sostenuto del 6% generato dalla speranza che il governo di Xi Jinping intenda rallentare i suoi controlli in tema di lockdown.
I listini europei hanno trovato ulteriore fiducia dai dati Usa relativi al mercato del lavoro, con l’economia che ha creato ad ottobre 261.000 posti di lavoro nei settori non agricoli, contro l’attesa degli economisti di un aumento di 200.000 unita’. Nel settore privato i posti di lavoro creati sono stati pari a 233.000 unita’.
I listini europei hanno chiuso in rally nell’ultimo giorno di contrattazione della settimana. Il Ftse Mib di Milano è salito del 2,54% a 23.282,46, il Dax di Francoforte ha guadagnato il 2,51% a 13.459,85 e il Cac40 di Parigi, maglia rosa in Europa, ha realizzato un +2,77% a 6.416,44. Bene anche il Ftse100 di Londra in rialzo del 2,03% a 7.334.84.
I dati di ottobre sul rapporto di lavoro hanno mostrato che l’economia statunitense ha aggiunto 261.000 posti di lavoro a ottobre, un valore superiore ai 210.000 previsti, secondo le stime di Econoday. Il tasso di disoccupazione è salito al 3,7%, al di sopra della stima del 3,6%.
Il rapporto sull’occupazione di ottobre di venerdì era molto atteso per le aspettative di aumento dei tassi della Fed. Prima della riunione della Fed di dicembre, tuttavia, si dovrà ancora valutare il rapporto sull’occupazione di novembre e due rapporti sull’inflazione CPI. Attualmente i mercati vedono una probabilità del 52% di un aumento di 50 punti base il 14 dicembre.
I listini statunitensi, sulla scia delle chiusure europee, hanno chiuso tutti in territorio positivo: lo S&P 500 ha guadagna l’1,36% a 3.770,55, il Dow Jones è salito dell’1,26% a 32.403,22 e il Nasdaq +1,28% a 10.475,26.
Listini di venerdì
FTSE Mib Milano +2,54% a 23.282,46
Dax 40 +2,51% a 13.459,85
Cac 40 +2,77% a 6.416,44
Ftse 100 Londra +2,03% a 7.334.84
S&P 500 +1,36% a 3.770,55
DOW Jones +1,26% a 32.403,22
NASDAQ +1,28% a 10.475,26.