Venerdì le borse europee sono rimbalzate dopo la proposta dell’Ue di mettere un tetto al prezzo del gas e dopo la diffusione dei dati sull’occupazione americana. Questi ultimi hanno evidenziato un tasso di salito inaspettatamente al 3,7%.
Gli economisti si aspettavano 293.000 dopo i 528.000 di luglio, con un tasso invariato dello 3,5%. L’andamento del mercato del lavoro, oltre all’inflazione rappresentano gli elementi per capire la misura ed il ritmo del rialzo dei tassi da parte della Fed.
Venerdì, dopo un avvio positivo, le borse europee hanno continuato a guadagnare terreno, grazie soprattutto ai titoli tecnologici, finanziari e industriali, che hanno recuperato dopo le perditempo precedenti. I prezzi del gas sono scesi fino a 213 euro dopo la proposta dell’UE di fissare un tetto massimo ai prezzi dell’energia.
Intanto a luglio nell’area euro, l’indice dei prezzi alla produzione industriale è salito del 4% a livello mensile (del 37,9% su base annuale), un dato superiore al consenso degli economisti che era del 37,4%.
Per quanto riguarda il rendimento obbligazionario dell’Eurozona è rimasto piuttosto stabile, con quello tedesco a 10 anni che è salito all’1,55%, mentre quello italiano, pari scadenza, è al 3,93% con lo spread che ha toccato i 235 punti.
Venerdì i listini europei hanno chiuso tutti in deciso rialzo. Milano ha guadagnato il 2,91% a 21.921,26, Francoforte è stata la migliore con un +3,33% a 13.050,27 e Parigi è salita del 2,21% a 6.167,51. La borsa di Londra è salita dell’1,86% a 7.281.19.
Venerdì, si è avuta una buona partenza dei listini statunitensi grazie ai dati sull’occupazione, che hanno evidenziato un’economia statunitense che ad agosto ha aggiunto 315.000 posti di lavoro (le attese erano di 293.000 dopo i 528.000 di luglio). I dati hanno dato in parte fiducia sul fatto che la Federal Reserve possa progettare un atterraggio morbido per l’economia.
Inizialmente, dopo la diffusione dei dati, la media industriale del Dow Jones era aumentata, ma con guadagni che si sono rivelati fugaci, probabilmente in seguito alle affermazioni della Russia ha reso noto che non riaprirà il suo gasdotto chiave per l’Europa come previsto.
Nel dettaglio, risulta aumentata la retribuzione oraria media dello 0,3% sul mese (le aspettative erano dello 0,4%). La crescita salariale annuale, invece, risultava del 5,2%, inferiore quindi alle previsioni del 5,3%.
Sono stati rivisti al ribasso i guadagni di lavoro relativi ai mesi di giugno e luglio per un totale di 105.000 (la media su tre mesi è di 378.000). Il tasso di disoccupazione è salito al 3,7% dal precedente 3,5%.
Dopo il rapporto sull’occupazione, i mercati indicavano una probabilità del 56% di un’altra mossa di 75 punti base alla riunione della Federal Reserve del 21 settembre. In calo rispetto al 70% di probabilità che veniva indicato prima del rapporto sull’occupazione.
Il rendimento del Tesoro decennale, dopo i dati sull’occupazione, è sceso di 7 punti base, dopo che giovedì era salito al massimo in due mesi del 3,265%.
Nonostante i buoni rialzi iniziali, il Dow Jones è sceso dell’1,1% nell’azione del mercato azionario di venerdì . L’S&P 500 ha perso l’1,1% e il Nasdaq Composite l’1,3%.
Il Nasdaq ha ottenuto sei ribassi consecutivi da quando il presidente Jerome Powell ha segnalato nel suo discorso a Jackson Hole che la Fed manterrà la politica più restrittiva più a lungo, aumentando i rischi di recessione.
Dal suo massimo storico del 4 gennaio, il Dow Jones è sceso del 14,9%, rimanendo del 4,8% in più dal minimo del 17 giugno.
I mercati azionari statunitensi saranno chiusi lunedì per la festa del lavoro. Le indicazioni di lunedì danno futures poco modificati rispetto alle chiusure precedenti.
Gli indici statunitensi hanno chiuso tutti in territorio negativo: Lo S&P 500 ha perso l’1,07% a 3.924,26, il Dow Jones è sceso dell’1,07% a 31.318,44, il Nasdaq -1,31% a 11.630,86.
Listini di venerdì
FTSE Mib Milano +2,91% a 21.921,26
Dax 40 +3,33% a 13.050,27
Cac 40 + 2,21% a 6.167,51
Ftse 100 Londra +1,86% a 7.281.19
S&P 500 -1,07% a 3.924,26
DOW Jones -1,07% a 31.318,44
NASDAQ -1,31% a 11.630,86.