Mercoledì le prime indicazioni dei mercati asiatici erano di chiusure positive grazie ai buoni risultati di Wall Street.
Dopo un’ora dall’apertura della sessione i listini europei erano tutti in leggera flessione, con Milano che perdeva lo 0,85% e Francoforte e Parigi che arretravano entrambi dello 0,40% circa.
Il petrolio si manteneva debole intorno a 86 dollari, dopo i rialzi di inizio settimana, in attesa del meeting Opec+ di mercoledì, che potrebbe valutare un taglio alla produzione.
I listini statunitensi, martedì, hanno visto le azioni aumentare notevolmente mentre Wall Street aveva costruito un forte rialzo già nella sessione precedente. Anche i rendimenti dei titoli obbligazionari avevano continuato a scendere.
Sulle obbligazioni il sentiment è migliorato in queste ultime due sessioni in quanto i rendimenti dei Treasury hanno superato i massimi di oltre 10 anni. Il rendimento del Tesoro a 10 anni martedì era stato scambiato a circa il 3,63%, in calo rispetto a oltre il 4% che aveva toccato a un certo punto la settimana scorsa. All’inizio della giornata era arrivato a scendere sotto il 3,6%.
Mercoledì i listini europei hanno chiuso in ribasso. Milano ha perso l’1,52% a 21.360,72. Francoforte è scesa dell’1,21% a 12.517,18, Parigi -0,90% a 5.985,46. E’ sceso anche il Ftse 100 di Londra che ha chiuso con un ribasso dello 0,48% a 7.052.62.
Mercoledì mattina i futures sulle azioni erano tutti in discesa sui listini statunitensi dopo il buon rialzo della giornata precedente. In mattinata i futures S&P 500, i futures per il Dow Jones e quelli Nasdaq arrivavano a perdere circa lo 0,70%.
Le sessioni di martedì avevano visto il Dow Jones Industrial Average crescere fortemente e il Nasdaq che aveva ottenuto il miglior risultato dai principali indici, con un aumento del 3,3% circa, e lo S&P 500 che non è da meno, realizzando un guadagno del 3,1%. Tutti i settori dello S&P 500 sono stati positivi, ma i migliori risultati sono stati realizzati nei settori dell’energia e dei finanziari, mentre quelli con guadagni minore sono risultati quelli relativi ai beni di largo consumo difensivi e le aree immobiliari. Anche il Russell 2000 a piccola capitalizzazione è andato bene, con un rialzo del 3,9%. Un segnale rialzista viene anche dai volumi trattati sia per il Nasdaq che per la Borsa di New York.
Il rialzo è stato più sostenuto dopo che il CEO di Tesla Elon Musk, ha proposto a Twitter l’acquisizione della società per 54,20 dollari per azione, dopo che nei mesi scorsi aveva cercato di ritirarsi dall’accordo in polemica sul numero di account fake sul sito web.
Il titolo TWTR è schizzato al rialzo, chiudendo la sessione con un guadagno del 22,2%. Il prezzo complessivo corrisponde a circa 44 miliardi di dollari. L’aumento si è registrato dopo la riapertura della negoziazione, dopo che era stata temporaneamente chiusa alla Borsa di New York. Anche le azioni Tesla sono state travolte dalla notizia, comunque hanno reagito bene e hanno chiuso la sessione in rialzo del 2,9%.
Anche ieri è continuata la discesa dei rendimenti del Treasury decennale, che è sceso di un punto base circa, portandosi al 3,63%.
In rialzo il petrolio greggio, con il West Texas Intermediate che è balzato del 3% superando di poco gli 86 dollari al barile. Intanto è prevista una nuova riunione dell’OPEC+ per considerare un taglio della produzione per sostenere il calo dei prezzi del petrolio.
Sono scesi leggermente i listini statunitensi: lo S&P 500 è sceso dello 0,20% a 3.783,28, il Dow Jones ha perso lo 0,14% a 30.273,87 e il Nasdaq ha realizzato un -0,25% a 11.148,64.
Listini di mercoledì
FTSE Mib Milano -1,52% a 21.360,72
Dax 40 -1,21% a 12.517,18
Cac 40 -0,90% a 5.985,46
Ftse 100 Londra -0,48% a 7.052.62
S&P 500 -0,20% a 3.783,28
DOW Jones -0,14% a 30.273,87
NASDAQ -0,25% a 11.148,64.