Lunedì, tutti i listini europei hanno aperto in ribasso, che si è andato accentuando nel corso della mattinata. A Milano la perdita era del 2,40% intorno alle undici, mentre a Francoforte, allo stesso orario, il Dax perdeva il 2,80%. Male anche Parigi che arretrava di circa il 2%. Venerdì le borse europee erano rimbalzate dopo la diffusione dei dati americani sull’occupazione e dopo la proposta dell’Ue di mettere un tetto al prezzo del gas.
Lunedì le indicazioni che pervenivano dai mercati asiatici registravano un brutto calo per quasi tutti i mercati azionari asiatici a causa dei segnali di debolezza del settore manifatturiero cinese.
I mercati cinesi hanno chiuso con pesanti perdite durante la notte. A prescindere dai buoni dati economici, hanno pesato le restrizioni i blocchi a causa Covid che hanno colpito hanno colpito Shenzhen, il centro tecnologico del Paese. Quasi tutti i principali settori dei due listini principali, sono scesi, scambiati al ribasso, trascinati dai titoli del consumo, tecnologia e finanza.
In mattinata lo spread si attestava oltre i 238 punti base per chiudere a 237,17. Il rendimento del Btp a 10 anni era al 3,95%.
Negli Stati Uniti l’atteggiamento della Fed, considerato da falco, ha spinto i rendimenti del Treasury Usa a 10 anni in un rally che hanno raggiunto il 3,195% che rischia di mettere pressione, secondo alcuni analisti, al mercato azionario di Hong Kong.
Con la nuova stretta del gas da parte della Russia verso l’Europa, l’Euro ha toccato i minimi da 20 anni contro il dollaro. Lunedì mattina, la moneta unica è scesa sotto quota 0,99 contro il dollaro, con gli indici europei proiettati al ribasso.
A Piazza Affari sono andati male i titoli industriali, in testa Pirelli che ha perso oltre il 5%. In controtendenza i petroliferi, spinti dal taglio della produzione dell’Opec+. Tenaris (+1,1%) ed Eni (+0,23%) sono stati gli unici titoli positivi sul Ftse Mib.
Lunedì il pessimismo ha prevalso sui listini di tutta Europa. Milano ha perso il 2,01% a 21.480,19, Francoforte, la peggiore, è scesa del 2,22% a 12.760,78 e Parigi è arretrata dell’1,20% a 6.093,22. Sulla parità l’indice di Londra con un +0,09% a 7.287.43.
Lunedì i mercati statunitensi sono rimasti chiusi per la festa del lavoro, tuttavia i futures sono stati scambiati regolarmente e le prime indicazioni di lunedì mattina vedevano i futures Dow Jones aumentati dello 0,2% rispetto al fair value, i futures S&P 500 saliti dello 0,2% e i futures Nasdaq 100 poco modificati.
Venerdì i dati sull’occupazione, che vedevano aggiunti 315.000 posti di lavoro all’economia statunitense e un tasso di disoccupazione salito al 3,7% dal precedente 3,5%, avevano dato in parte fiducia ai listini, ritenendo che la Federal Reserve potesse progettare un atterraggio più morbido per l’economia, ma tali rialzi si sono rivelati fugaci, dopo le affermazioni della Russia ha reso noto che non riaprirà il suo gasdotto chiave per l’Europa come previsto.
Lunedì mattina i futures sul greggio sono aumentati del 2%, nella stessa misura sono aumentati i prezzi del gas naturale.
In occasione della Festa del lavoro, un incontro dell’OPEC+ potrebbe prendere in considerazione possibili tagli alla produzione per cercare di stabilizzare i mercati petroliferi, anche se gli analisti ritengono che un taglio sia improbabile per ora e non avrebbe comunque un particolare impatto dal momento che già ora diversi membri del cartello non stanno rispettando le quote di produzione esistenti.
La Cina ha esteso il blocco Covid a Chengdu, capitale della provincia industriale del Sichuan, dove risiedono più di 21 milioni di persone. Venerdì i mercati azionari hanno esteso le recenti perdite, anche se sono finiti leggermente al di sopra dei minimi intraday di giovedì.
La settimana scorsa il Dow Jones ha perso il 3%, l’indice S&P ha ceduto il 3,3% e il Nasdaq è arretrato del 4,2%. Il Russell 2000 ha perso il 4,7%
Sempre la settimana scorsa il rendimento del Treasury a 10 anni è salito al 3,19%, guadagnando 16 punti base. I futures sul greggio statunitense sono scesi del 4,9% a 86,87 dollari al barile e quelli sul gas naturale sono scesi del 5,2%, quasi tutto venerdì.
Venerdì gli indici statunitensi hanno chiuso tutti in territorio negativo: Lo S&P 500 ha perso l’1,07% a 3.924,26, il Dow Jones è sceso dell’1,07% a 31.318,44, il Nasdaq -1,31% a 11.630,86.
Listini di lunedì
FTSE Mib Milano -2,01% a 21.480,19
Dax 40 -2,22% a 12.760,78
Cac 40 -1,20% a 6.093,22
Ftse 100 Londra +0,09% a 7.287.43
S&P 500 -1,07% a 3.924,26
DOW Jones -1,07% a 31.318,44
NASDAQ -1,31% a 11.630,86