Mercoledì i listini europei hanno chiuso tutti in territorio negativo dopo una giornata altalenante. Debole Piazza Affari che, alla fine della giornata, ha ceduto lo 0,10%.
Sono stati pubblicati mercoledì alcuni dati macroeconomici. In particolare, il PIL dell’Eurozona è aumentato dello 0,3% nel terzo trimestre e del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tuttavia, alcuni analisti prevedono che l’economia possa entrare in recessione entro la fine dell’anno.
Come previsto, la Cina ha rimosso alcune delle normative sulla pandemia, ma le cifre del settore commerciale non sono state così forti come previsto. Dopo essere stato in rialzo, l’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso perdendo il 3,22%.
In mattinata, i futures del Dow Jones erano scesi dello 0,3% rispetto alla chiusura precedente. Erano in discesa anche i futures S&P 500 che perdevano lo 0,6% e quelli del Nasdaq 100 dell’1%.
Negli Stati Uniti il rendimento del Treasury a 10 anni è salito di 4 punti base al 3,55%. In salita anche i prezzi del gas naturale che sono aumentati del 3% dopo che gli Stati Uniti hanno accettato di inviare più GNL nel Regno Unito.
Altalenanti gli indici azionari statunitensi che viaggiavano tutti sulla parità a metà sessione.
In chiusura, mercoledì è stata ancora una giornata negativa per i listini europei. Il Ftse Mib di Milano è sceso dello 0,10% a 24.241,35, il Dax di Francoforte ha perso lo 0,57% a 14.261,19 e il Cac40 di Parigi ha chiuso con un -0,41% a 6.660,59. Il Ftse100 di Londra è sceso dello 0,43% a 7.489.19.
Il mercato azionario statunitense continua ad essere volatile con guadagni significativi seguiti da perdite nei prossimi giorni. L’indice S&P 500 è sceso sotto la linea dei 200 giorni lunedì, per poi scendere ulteriormente martedì oltre la linea dei 21 giorni. Allo stesso modo, l’indice Russell 2000 è sceso al di sotto delle linee di 200 e 21 giorni e ha raggiunto la sua chiusura più bassa dal 9 novembre, con la linea di 50 giorni monitorata.
Il Dow Jones, che ha guidato l’impennata del mercato azionario, è sceso al di sotto della sua linea di 21 giorni per la prima volta dal 14 ottobre, ma è ancora significativamente al di sopra della sua linea di 200 giorni.
Mercoledì nella mattinata, i futures Dow Jones sono scesi dello 0,3% rispetto al fair value, mentre i futures S&P 500 e Nasdaq 100 sono scesi rispettivamente dello 0,6% e dell’1%.
Anche il Nasdaq, che era rimasto indietro, ha ora superato la sua linea dei 21 giorni e si avvicina alla sua linea dei 50 giorni, che si trova appena sopra 11.000.
Hanno chiuso sulla stabilità gli gli indici statunitensi: lo S&P 500 è sceso dello 0,14% a 3.933,92, il Dow Jones ha realizzato un +0,0047% a 33.597,92 e il Nasdaq ha realizzato un -0,51% a 10.958,55.
Listini di mercoledì
FTSE Mib Milano -0,10% a 24.241,35
Dax 40 -0,57% a 14.261,19
Cac 40 -0,41% a 6.660,59
Ftse 100 Londra -0,43% a 7.489.19.
S&P 500 -0,14% a 3.933,92
DOW Jones +0,0047% a 33.597,92
NASDAQ -0,51% a 10.958,55.