All’inizio della nuova settimana era previsto un rialzo degli indici delle principali piazze europee. Le prime indicazioni di Wall Street indicavano i futures azionari statunitensi in leggero rialzo, alla vigilia della comunicazione del dato sull’inflazione statunitense in programma per martedì 13 settembre. L’attesa dei mercati è per un ulteriore arretramento dai picchi raggiunti ad inizio anno, anche se si ritiene improbabile che un eventuale moderato calo dell’inflazione possa incidere sulla decisione di alzare i tassi di 75 punti base da parte della Fed nella riunione programmata per il 21 settembre.
A due ore dall’apertura Milano arrivava a guadagnare l’1,70%, con il Ftse Mib che arrivava a sfiorare quota 22.500. Anche gli altri listini delle altre principali piazze europee erano ben impostati: il Dax di Francoforte era in salita dell’1,65% e il Cac40 di Parigi saliva dell’1,30%.
Intanto le borse asiatiche hanno aperto la settimana in rialzo, trascinate dalla chiusura positiva di Wall Street. In particolare Hong Kong è arrivata a guadagnare il 2,7% mentre il Nikkei saliva di oltre l’1%. I mercati hanno apprezzato la notizia che il Giappone intenderebbe riaprire le frontiere agli stranieri. Riaprono le scuole in Cina, anche se si segnalano focolai di Covid.
Recupera l’euro sul dollaro, arrivando a posizionarsi sopra la parità, sulle aspettative di ulteriori forti aumenti di tassi di interesse della Bce, dopo l’aumento di 75 punti base deciso la settimana scorsa. L’euro è balzato ai massimi di tre settimane contro il dollaro. Lunedì mattina è salita dell’1,3% arrivando a passare di mano a circa $ 1,017.
Lunedì i listini delle principali piazze europee hanno chiuso tutte in positivo. Milano, che è stata tra le migliori, ha guadagnato 2,33% a 22.610,40, Francoforte è salita del 2,40% a 13.402,27 e Parigi +1,95% a 6.333,59. Bene anche il Ftse100 di Londra che ha guadagnato l’1,66% a 7.473.03.
Lunedì mattina le prime indicazioni dei mercati statunitensi sono positive con i futures del Dow Jones Industrial Average che sono saliti di 144 punti, lo 0,45%. Anche i futures dello S&P 500 hanno guadagnato lo 0,5%. Sulla stessa scia i futures del Nasdaq 100 che hanno guadagnato lo 0,55%.
L’attenzione dei mercati è per la consegna del dato sull’inflazione prevista per martedì 13 settembre. Le attese sono di ulteriori segnali di arretramento, soprattutto grazie al calo dei prezzi dei carburanti. Il rallentamento di agosto, atteso all’8,1%, non andrebbe a modificare la decisione della Fed di un aumento di 75 punti base nella riunione prevista per il 21 settembre. Secondo alcuni analisti eventuali modifiche al percorso dei rialzi dei tassi, potrebbero essere presi in considerazione con un rallentamento sotto l’8%.
Dopo le perdite di martedì scorso, il mercato azionario statunitense è rimbalzato, con una serie di sessioni in rialzo. L’indice Dow Jones la settimana scorsa ha guadagnato il 2,7%, lo S&P 500 è balzato del 3,65%. Il Nasdaq ha ottenuto il miglior risultato, realizzando il 4,1%, lo stesso guadagno ottenuto dal Russel 2000, l’indice della piccola capitalizzazione.
Lunedì, bene le utility S&P 500 hanno rafforzato i guadagni del 2022. Alcuni titoli di servizi pubblici hanno toccato i massimi di 52 settimane o raggiunto il loro record.
I listini statunitensi hanno chiuso tutti in territorio positivo: Lo S&P 500 è salito dell’1,06% a 4.110,41, il Dow Jones +0,71% a 32.381,34 il Nasdaq +1,27% a 12.266,41.
Listini di lunedì
FTSE Mib Milano +2,33% a 22.610,40
Dax 40 +2,40% a 13.402,27
Cac 40 +1,95% a 6.333,59
Ftse 100 Londra +1,66% a 7.473.03
S&P 500 +1,06% a 4.110,41
DOW Jones +0,71% a 32.381,34
NASDAQ +1,27% a 12.266,41.