Partenza negativa mercoledì per gli indici azionari delle principali piazze europee. In mattinata il Ftse Mib di Milano perdeva lo 0,40%, così come Il Dax di Francoforte. Il Cac 40 di Parigi arretrava dello 0,30%. Nella giornata precedente i listini di Wall Street avevano chiuso in territorio positivo, con lo S&P 500 aveva guadagnato l’1,14% a 3.719,98, il Dow Jones aveva chiuso con un rialzo dell’1,12% a 30.523,80 e il Nasdaq era salito dello 0,90% a 10.772,40. Martedì il Dow Jones Industrial Average aveva guadagnato oltre 600 punti prima di cedere parte dei guadagni, poiché Goldman Sachs e Johnson & Johnson avevano riportato risultati sugli utili e i mercati globali avevano registrato solidi guadagni. Già i primi risultati sugli utili avevano dato slancio ai listini statunitensi, con i buoni risultati dei conti trimestrali, migliori delle attese, che erano stati riportati da Bank of America e da Bank of New York Mellon.
Mercoledì Wall Street ha aperto in rialzo cercando di estendere il suo rally nonostante il consistente lotto di utili aziendali. Il Dow Jones Industrial Average guadagnava lo 0,4%, aggiungendo 108 punti. L’S&P 500 e il Nasdaq erano in aumento dello 0,1% ciascuno. Nei primi due giorni della settimana, le azioni statunitensi sono salite, nonostante i rendimenti dei Treasury siano sempre elevati e ancora in aumento mercoledì, suggerendo che i timori di recessione sono ancora intatti.
Mercoledì, il rendimento del Treasury a 10 anni è balzato al 4,073%.
I listini europei, mercoledì, hanno chiuso tutti in territorio negativo. Il Ftse Mib di Milano ha perso lo 0,22% a 21.472,11. Il Dax di Francoforte è sceso dello 0,19% a 12.741,41, il Cac40 di Parigi ha chiuso con un -0,43% a 6.040,72. Anche il Ftse100 di Londra ha perso leggermente -0,17% a 6.924.99.
Il Dow Jones Industrial Average, in apertura mercoledì, è sceso nonostante gli anticipi da Netflix a seguito dei buoni risultati trimestrali degli utili. Le azioni di Netflix sono aumentate del 15% dopo che il gigante dello streaming ha reso noto ricavi ed utili, superiori alle stesse stime, nonché una forte crescita degli abbonati per il terzo trimestre. Bene anche le compagnie aeree e i produttori di apparecchiature per chip che hanno registrato un rialzo sulle notizie sugli utili.
Mercoledì, dopo la campanella di apertura, il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,2%, lo S&P 500 ha perso lo 0,6% ed il composito Nasdaq pesantemente tecnologico è sceso dello 0,8% in azione mattutina. Sempre nella mattinata di mercoledì il rendimento del Tesoro a 10 anni è salito al 4,1%, raggiungendo un nuovo massimo di 52 settimane.
Mercoledì i prezzi del petrolio USA sono rimbalzati di oltre l’1% dopo una serie di perdite consecutive. I futures del West Texas Intermediate sono rimasti appena sopra gli 84 dollari al barile. La scorsa settimana, i futures WTI hanno superato i 93 dollari al barile.
Anche i listini statunitensi hanno chiuso in negativo mercoledì: lo S&P 500 ha perso lo 0,67% a 3.695,16, il Dow Jones ha chiuso con un ribasso dello 0,33% a 30.423,81 e il Nasdaq è sceso dello 0,85% a 10.680,51.
Listini di mercoledì
FTSE Mib Milano -0,22% a 21.472,11
Dax 40 -0,19% a 12.741,41
Cac 40 -0,43% a 6.040,72
Ftse 100 Londra -0,17% a 6.924.99
S&P 500 -0,67% a 3.695,16
DOW Jones -0,33% a 30.423,81
NASDAQ -0,85% a 10.680,51.