Dopo la chiusura in leggero ribasso di mercoledì delle borse europee, Milano aveva ceduto lo 0,22%, le aperture delle sessioni del Vecchio Continente giovedì mattina erano in linea con le chiusure della giornata precedente. Ad un’ora dall’inizio delle contrattazioni, tuttavia, i mercati erano passati in territorio negativo. Il Dax di Francoforte era il peggiore, arrivando a perdere lo 0,75%.
La lettura definitiva dei dati, per quanto riguarda l’indice dei prezzi al consumo nell’area euro, ha fatto registrare a settembre dell’1,2% a livello mensile e del 9,9% su base annua, leggermente inferiore a quello tendenziale stimato al 10% su base annua. Per quanto riguarda l’indice dei prezzi core, e’ salito dell’1% a livello mensile e del 4,8% su base annuale. Tale indice dei prezzi al consumo esclude le componenti dell’energia, degli alimenti e dell’alcol.
Giovedì mattina i futures dei listini azionari statunitensi erano in discesa. I futures Dow Jones perdevano lo 0,2% rispetto al valore equo, con le azioni IBM che avevano fornito una spinta. I futures S&P 500 erano scesi dello 0,5% e quelli del Nasdaq 100 dell’1%.
Negli Stati Uniti, giovedì, il rendimento dei Treasury a 10 anni era salito di 2 punti base al 4,15%. Deboli le borse asiatiche con l’indice Hang Seng di Hong Kong era nuovamente sceso al minimo da 13 anni. Intanto la Banca del Giappone aveva effettuato acquisti non programmati di obbligazioni per frenare i rendimenti giapponesi e lo yen giapponese si era avvicinato a 150 rispetto al dollaro. Lo yuan offshore si era indebolito al minimo storico in Cina.
Intanto a Piazza Affari, a metà mattinata, era in forte rialzo Saipem che guadagnava oltre l’11%. Bene anche Eni e Unipol con un +2%. In discesa Enel che perdeva l’1,47%. In ribasso di circa l’1% Buzzi Unicem, Telecom e Nexi.
Giovedì hanno chiuso in positivo i principali indici europei. Il Ftse Mib di Milano, maglia rosa in Europa, ha guadagnato l’1,07% a 21.701,50. Il Dax di Francoforte è salito dello 0,20% a 12.767,41, il Cac40 di Parigi ha chiuso con un +0,76% a 6.086,90. Il Ftse100 di Londra ha chiuso alla fine con un rialzo dello 0,27% a 6.943.91.
Con i rendimenti dei Treasury ancora in aumento e i mercati asiatici sui nuovi minimi, i futures Dow Jones erano contrastati giovedì mattina. I futures del Nasdaq perdevano lo 0,20%, mentre quelli del Dow Jones e quelli dello S&P 500 erano appena in territorio positivo, guadagnando lo 0,10%.
Nelle chiusure precedenti, i listini statunitensi avevano chiuso in territorio negativo: lo S&P 500 ha perso lo 0,67% a 3.695,16, il Dow Jones ha chiuso con un ribasso dello 0,33% a 30.423,81 e il Nasdaq è sceso dello 0,85% a 10.680,51. Mercoledì, il tentativo di rally del mercato azionario ha perso terreno perché il rendimento del Tesoro a 10 anni è balzato a un nuovo massimo di 14 anni. Netflix ( NFLX ), che da sola ha guadagnato oltre il 13%, in seguito ai risultati generalmente positivi sugli utili, ha fornito un pò di supporto al listino, ma ci sono stati anche alcuni grandi perdenti.
Il CEO di Tesla Elon Musk, aveva accennato ad un “significativo” riacquisto di azioni TSLA e ha previsto un quarto trimestre “epico”, tuttavia Tesla ha mancato i guadagni anche perchè il CEO ha anche ammesso che il gigante dei veicoli elettrici sta vedendo debolezza in Cina e in Europa.
I prezzi del greggio statunitense sono aumentati nella giornata di giovedì. L’indice WTI era in salita dello 0,63% a 86,34 dollari. Nonostante l’amministrazione Biden abbia deciso di rilasciare più greggio dalla Strategic Petroleum Reserve. I prezzi del gas naturale avevano esteso forti perdite, in calo del 3,9%.
Giovedì hanno chiuso in territorio negativo i listini statunitensi: lo S&P 500 è sceso dello 0,80% a 3.665,78, il Dow Jones ha chiuso con un ribasso dello 0,30% a 30.333,59 e il Nasdaq ha perso lo 0,61% a 10.614,84.
Listini di giovedì
FTSE Mib Milano +1,07% a 21.701,50
Dax 40 + 0,20% a 12.767,41
Cac 40 +0,76% a 6.086,90
Ftse 100 Londra +0,27% a 6.943.91
S&P 500 – 0,80% a 3.665,78
DOW Jones -0,30% a 30.333,59
NASDAQ -0,61% a 10.614,84.