Mercoledì erano attesi in rialzo gli indici delle principali borse europee. L’attenzione degli operatori era rivolta ad una serie di dati macro resi noti nella giornata di mercoledì: i sussidi settimanali di disoccupazione, il Pmi manifatturiero, gli ordini di beni durevoli e la diffusione dei verbali della riunione del Fomc di inizio novembre, che ha varato un rialzo dei tassi da 75 punti base, il quarto consecutivo. Gli investitori cercheranno di capire, attraverso l’analisi di questi verbali, se la Fed intenda moderare il ritmo della stretta dei tassi, già da dicembre, per evitare che l’economia Usa finisca in recessione.
Mercoledì mattina a Wall Street, prima della campanella di apertura i futures Dow Jones scendevano dello 0,15% rispetto al valore equo, mentre i futures S&P 500 perdevano 0,1%. I futures Nasdaq 100 ad alto contenuto tecnologico venivano scambiati in leggero rialzo nell’azione mattutina.
Negli USA Il rendimento dei Treasury a 10 anni è salito al 3,77% mercoledì mattina.
Giovedì negli USA il mercato azionario sarà chiuso per la festa del Ringraziamento, mentre il giorno successivo la sessione di negoziazione sarà ridotta.
Intanto negli USA sono state pubblicate le richieste di disoccupazione iniziali, che sono risultate schizzate a 240.000 contro le 222.000 della settimana precedente. Per quanto riguarda i beni durevoli sono saliti dell’1% a ottobre, superando la stima dell’Econo day dello 0,4%.
Per quanto riguarda l’Eurozona, l’indice Pmi preliminare di novembre si e’ attestato a 47,8 punti, al di sopra del consenso a 47 punti. Nel mese di ottobre si era attestato a 47,3 47 punti.
Il Ftse Mib di Milano perdeva lo 0,24% alle ore dodici. Le altre piazze europee, allo stesso orario, erano in territorio negativo. Lo spread Btp/bund scendeva a 187 punti base, mentre il rendimento del Btp a 10 anni calava al 3,90%. Il Tesoro annunciava per venerdì 25 un’offerta in asta di 5 miliardi di Bot semestrali.
Mercoledì sono rimasti stabili i listini europei. Il Ftse Mib di Milano ha perso lo 0,04% a 24.581,14, il Dax di Francoforte è salito dello 0,04% a 14.427,59 e il Cac40 di Parigi ha chiuso con un +0,32% a 6.679,09. In leggero rialzo anche il Ftse100 di Londra che ha guadagnato lo 0,17% a 7.465,24.
Prima della campanella di apertura di mercoledì, i futures Dow Jones aumentavano in misura ridotta prima della pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione politica della Federal Reserve. Le azioni Tesla aumentavano dopo l’aggiornamento dei titoli del gigante dei veicoli elettrici da parte di Citigroup.
Dopo l’annuncio del Consiglio di Stato, che aveva annunciato, tra l’altro, un taglio al coefficiente di riserva obbligatoria per le banche cinesi, i titoli legati alla Cina avevano mostrato una forza iniziale.
Intanto dopo il rimbalzo di martedì, i prezzi del petrolio negli Stati Uniti sono tornati indietro e le scorte di petrolio sono state sottoposte ad una certa pressione. I futures West Texas Intermediate hanno perso oltre il 3%, a meno di $ 79 al barile, dopo che le scorte di greggio degli Stati Uniti sono diminuite più drasticamente del previsto la scorsa settimana. I futures sul gas naturale degli Stati Uniti sono saliti di quasi il 7% dopo che la Russia ha minacciato di ridurre le consegne sull’ultima linea di rifornimento rimasta dalla Russia verso l’Europa
Tutti in leggero rialzo i listini statunitensi: lo S&P 500 ha guadagnato lo 0,59% a 4.027,26, il Dow Jones è salito dello 0,28% a 34.194,06 e il Nasdaq ha realizzato un +0,99% a 11.285,32.
Listini di mercoledì
FTSE Mib Milano -0,04% a 24.581,14
Dax 40 +0,04% a 14.427,59
Cac 40 +0,32% a 6.679,09
Ftse 100 Londra +0,17% a 7.465,24
S&P 500 +0,59% a 4.027,26
DOW Jones +0,28% a 34.194,06
NASDAQ +0,99% a 11.285,32.