Le piazze europee hanno chiuso in leggero calo nell’ultima sessione della settimana. Piazza Affari ha ceduto lo 0,62%, Francoforte ha perso lo 0,29% e Parigi ha realizzato un -0,85%. In leggero rialzo il Ftse100 di Londra che ha guadagnato lo 0,37% a 6. 969.73.
A Piazza Affari in salita Leonardo che ha realizzato un + 2,53%. Bene anche Generali (+2,45%) e Finecobank (+1,38%). Tra i titoli in ribasso, invece, Campari (-3,11%) e Moncler (-2,94%).
Hanno chiuso con consistenti rialzi, invece, gli indici statunitensi: lo S&P 500 è salito del 2,37% a 3.752,75, il Dow Jones ha guadagnato il 2,47% a 31.082,56 e il Nasdaq è salito del 2,31% a 10.859,72.
Il tentativo di rally del mercato azionario, che aveva perso terreno giovedì, in seguito agli aumenti dei rendimenti dei Treasury, è proseguito quindi anche nell’ultima seduta della settimana.
Negli Stati Uniti, come riportato dal Dipartimento del Lavoro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese di 12.000 unità a quota 214.000, nella settimana terminata il 15 ottobre. Un dato migliore del consenso che prevedeva richieste di sussidi per 230.000 unita’.
In Europa, l’indice di fiducia dei consumatori, in base alla preliminare lettura di ottobre, si e’ attestato a -27,6 punti. Un dato migliore quindi rispetto ai -28,8 punti di settembre.
Venerdì i listini europei hanno chiuso tutti in territorio negativo. Il Ftse Mib di Milano ha perso lo 0,62% a 21.567,55. Il Dax di Francoforte è sceso dello 0,29% a 12.730,90, il Cac40 di Parigi ha chiuso con un -0,85% a 6.035,39. Il Ftse100 di Londra ha guadagnato lo 0,37% a 6. 969.73.
Nella sessione di venerdì, le azioni statunitensi hanno esteso i guadagni, con i principali indici che hanno chiuso la settimana in rialzo mentre i rendimenti delle obbligazioni si sono un pò raffreddati a seguito di un rapporto secondo cui la Federal Reserve potrebbe essere meno aggressiva nel futuro.
Venerdì i listini statunitensi hanno realizzato buoni guadagni sul finale: lo S&P 500 è salito del 2,37% a 3.752,75, il Dow Jones ha guadagnato il 2,47% a 31.082,56 e il Nasdaq è salito del 2,31% a 10.859,72.
Nel corso della giornata di venerdì, i rendimenti delle obbligazioni hanno invertito la rotta, con il rendimento del Tesoro a 10 anni che è sceso di 5 punti base al 4,21%. Quello a 2 anni è inferiore di 14 punti base al 4,49%.
Sotto l’aspetto economico, il disavanzo di settembre del governo degli Stati Uniti è aumentato notevolmente, guidato in particolare dal programma di condono dei prestiti agli studenti da parte dell’amministrazione Biden.
Per quanto riguarda i titoli singoli, Twitter ha ridotto le perdita ed ha chiuso a 49,89 con una ulteriore perdita dell’1,15%.
Il futures sul greggio sono rimasti sostanzialmente invariati, mentre il gas naturale è sceso di quasi il 6%. Il contratto future sul petrolio greggio che va a scadere a novembre è salito dello 0,5% a 85,98 dollari al barile, ma poi ha ripiegato rispetto ai massimi mattutini. Quello in scadenza a dicembre è sceso di 1 centesimo a $ 84,51. Sono andati a scendere i prezzi del gas naturale di circa 1,9%, causando le chiusure peggiori dalla fine di marzo.
I listini statunitensi venerdì hanno chiuso in rialzo: lo S&P 500 è salito del 2,37% a 3.752,75, il Dow Jones ha guadagnato il 2,47% a 31.082,56 e il Nasdaq è salito del 2,31% a 10.859,72.
Listini di venerdì
FTSE Mib Milano – 0,62% a 21.567,55
Dax 40 -0,29% a 12.730,90
Cac 40 -0,85% a 6.035,39
Ftse 100 Londra +0,37% a 6. 969.73
S&P 500 +2,37% a 3.752,75
DOW Jones +2,47% a 31.082,56
NASDAQ +2,31% a 10.859,72.