Piazza Affari, così come le altre borse europee, martedì aveva accelerato al rialzo dopo l’apertura di Wall Street.
Nella mattinata di mercoledì, le borse asiatiche erano positive, sulla scia del rialzo di Wall Street. L’indice Hang Seng di Hong Kong saliva del 2%. Anche i listini di Shanghai e Shenzen erano positivi rispettivamente dell’1,24% e del 2,20%.
Wall Street ha chiuso martedì con tutti i listini azionari in rialzo: lo S&P 500 che è salito dell’1,63% a 3.859,11, il Dow Jones ha guadagnato l’1,37% a 31.836,74 e il Nasdaq che è salito del 2,25% a 11.199.12. I listini sono stati alimentati dalle speranze di una possibile stretta più lenta, da parte della Fed. Questo in seguito ad alcuni dati macroeconomici degli Stati Uniti, quali il calo dei prezzi delle case riferito al mese di agosto, la fiducia dei consumatori, peggiorata ad ottobre.
Intanto mercoledì, nella mattinata, i listini delle borse europee erano contrastati. Il Ftse Mib di Milano perdeva lo 0,3% alle 12,20 e allo stesso orario il Cac40 di Parigi era in parità. Il Dax di Francoforte era invece in territorio positivo e guadagnava lo 0,50%.
A metà seduta lo spread italiano sui titoli di Stato era in salita a 224 punti base.
Mercoledì mattina i futures per il Dow Jones Industrial Average sono arretrati di 60 punti, dopo che l’indice martedì era salito di 337 punti martedì. Aprivano in discesa anche i futures S&P 500 che perdevano lo 0,8% e i futures del Nasdaq pesantemente tecnologico in calo dell’1,7%. Le azioni statunitensi mercoledì erano state sotto pressione a causa anche dei dati deludenti di Microsoft e Alphabet. I colossi tecnologici, tra le maggiori aziende americane, sono tenuti sotto stretta osservazione per gli indicatori di crescita dei risultati finanziari.
Intanto, sotto il nuovo primo ministro Sunak, la sterlina britannica si è ripresa ai livelli di prima della dichiarazione fiscale dell’ex ministro Liz Truss. Mercoledì la sterlina è salita dello 0,9%, dopo aver raggiunto il suo picco più alto da prima del 23 settembre. Il rialzo dopo che il nuovo primo ministro Rishi Sunak ha preso le distanze dai piani fiscali dell’ex ministro Liz Truss.
Mercoledì hanno chiuso in territorio positivo i listini europei. Il Ftse Mib di Milano è salito dello 0,45% a 22.389,78. Il Dax di Francoforte ha guadagnato l’1,09% a 13.195,81. Il Cac40 di Parigi ha chiuso in rialzo dello 0,41% a 6.276,31. E’ salito anche il Ftse100 di Londra che ha guadagnato lo 0,61% a 7.056.07.
Mercoledì mattina si era vista una certa pressione sui titoli azionari, attenuata, in parte, dal calo dei rendimenti obbligazionari. Il rendimento del titolo di riferimento del Tesoro statunitense a 10 anni era sceso al 4,06%, dopo essere stato scambiato fino a oltre il 4,2% martedì. Gli utili deboli dei titoli tecnologici continuano a pesare sui listini statunitensi. Sullo sfondo, tuttavia, permane un pò di ottimismo sul fatto che la Fed possa comunicare presto un rallentamento degli aumenti dei tassi. Al momento, in ogni caso, la prospettiva degli investitori è quella che la Federal Reserve continui ad aumentare i tassi di interesse, come programmato, a novembre e a dicembre. I deboli guadagni di Microsoft e Alphabet hanno fatto tremare il mercato azionario mercoledì, mentre i risultati del colosso tecnologico Meta Platforms saranno resi noti nel corso della giornata, andando ad influenzare maggiormente i listini. Skechers USA (SKX) ha avuto una pesante perdita in seguito alla mancata stima sugli utili di Wall Street per il terzo trimestre, con una prospettiva deludente per il suo quarto trimestre. Anche la Spotify (SPOT), la piattaforma di streaming musicale, è scesa del 5,8% dopo aver registrato martedì una perdita trimestrale maggiore del previsto. La società, che ha superato le aspettative sui ricavi, prevede un margine lordo leggermente più debole per il quarto trimestre. La Texas Instruments (TXN), per il suo quarto trimestre fiscale, ha fornito una previsione di entrate inferiore al previsto. Il titolo è sceso del 5,6%. Enphase Energy (ENPH) e Mattel (MAT) sono balzate di oltre il 5% dopo che le società hanno registrato ricavi record per il terzo trimestre aspettandosi un’ulteriore crescita nel quarto trimestre.
Mercoledì, nella mattinata, i futures per il Dow Jones Industrial Average sono arretrati di 60 punti, quelli dello S&P 500 sono scesi dello 0,8% e i futures del Nasdaq pesantemente tecnologico erano in calo dell’1,7%.
In chiusura, hanno ripiegato al ribasso i listini statunitensi: lo S&P 500 è sceso dello 0,74% a 3.830,60, stabile il Dow Jones con un +0,0074% a 31.839,11 e il Nasdaq che è ripiegato del 2,04% a 10.970,99.
Listini di mercoledì
FTSE Mib Milano +0,45% a 22.389,78
Dax 40 +1,09% a 13.195,81
Cac 40 +0,41% a 6.276,31
Ftse 100 Londra +0,61% a 7.056.07
S&P 500 +0,74% a 3.830,60
DOW Jones +0,0074% a 31.839,1
NASDAQ -2,04% a 10.970,99.