Venerdì è stata una seduta di consolidamento per Milano e tutte le principali piazze europee che hanno chiuso sostanzialmente in parità nell’ultima giornata della settimana. Il Ftse Mib di Milano ha registrato un -0,05% chiudendo a 24.718,81 punti.
Seduta senza slancio anche per gli altri indici di Eurolandia, stabile Francoforte e Parigi, si è registrato un un moderato aumento dello 0,30% per Londra.
In Eurolandia, per quanto riguarda i dati macro, si è registrato un aumento dell’indice di fiducia di dicembre dei consumatori tedeschi Gfk a-40,2 punti rispetto ai -41,9 del mese di novembre.
L’euro/dollaro USA continua a scambiarsi appena sotto la parità, perdendo lo 0,25% durante la giornata. L’oro continua a scambiare vicino alla parità, perdendo lo 0,31%. Il petrolio (Light Sweet Crude Oil) ha registrato una variazione di -0,26% rispetto a ieri sera.
In Italia cresce lo spread attestandosi a +188 punti base, con un netto aumento di 14 punti base, mentre il BTP decennale registra un rendimento del 3,85%.
L’Istat stima in Italia a novembre un incremento dell’indice del clima di fiducia delle imprese che è salito a 106,4. L’indice di fiducia dei consumatori è salito a 98,1.
Nella Borsa di Milano i controvalori sono passati da 1,37 miliardi di euro a 1,48 miliardi di euro di venerdì, mentre il volume delle azioni scambiate è passato da 0,43 miliardi a 0,37 miliardi. A Piazza Affari sono stati trattati 415 titoli e di questi 171 hanno terminato la seduta in perdita, mentre i rialzi sono stati 149. Sono rimaste invariate le rimanenti 95 azioni.
Nella giornata di venerdì Milano e le altre piazze europee hanno chiuso tutte in parità. Il Ftse Mib di Milano ha chiuso con un -0,05% a 24.718,81 il Dax di Francoforte è salito dello 0,01% a 14.541,38 e il Cac40 di Parigi ha realizzato un +0,08% a 6.712,48. In leggero rialzo il Ftse100 di Londra che ha chiuso con un +0,27% a 7.486.67.
I mercati azionari asiatici sono stati influenzati negativamente dal crescente numero di casi di Covid. Le attività produttive sono state bloccate e sono state imposte altre restrizioni giovedì, quando sono state segnalate più di 32.000 nuove infezioni. Tra le borse asiatiche, solo Shanghai è stata in territorio positivo, guadagnando lo 0,4%. Hong Kong è scesa dello 0,52% dopo la festa di Thanksgiving.
Giovedì la Cina, nel tentativo di rilanciare i prestiti e l’economia durante i blocchi di Covid, ha tagliato gli obblighi di riserva delle banche
Per quanto riguarda i listini statunitensi, il Dow Jones Industrial Average è salito dello 0,5% venerdì dopo che i verbali dell’ultima riunione politica della Federal Reserve hanno mostrato che la banca centrale si potrebbe preparare a rallentare gli aumenti dei tassi. L’S&P 500 è rimasto praticamente invariato, mentre il Nasdaq Composite è sceso dello 0,5%.
Secondo i verbali, la Fed diventerà più cauta nel rialzare i tassi in quanto il tasso di risentimento starebbe già iniziato a diminuire. I prezzi al consumo sono cresciuti del 7,7% su base annua in ottobre, rispetto a poco più del 9% in giugno. Lo S&P 500 è salito del 13% dalla chiusura più bassa dell’anno all’inizio di ottobre alla chiusura di mercoledì, confermando l’opinione del mercato.
Negli USA, il rendimento del Treasury a 10 anni è salito di 2 punti base al 3,73%. Per quanto riguarda i prezzi del greggio, sono aumentati di quasi il 2%. Il gas naturale è sceso di quasi il 2%. I futures sul rame sono saliti di oltre l’1%.
Gli indici Statunitensi hanno chiuso sostanzialmente contrastati nella più breve sessione di venerdì: lo S&P 500 ha perso lo 0,08% a 4.026,12, il Dow Jones è salito dello 0,45% a 34.347,03 e il Nasdaq è sceso dello 0,70% a 11.285,32.
Listini di venerdì
FTSE Mib Milano -0,05% a 24.718,81
Dax 40 +0,01% a 14.541,38
Cac 40 +0,08% a 6.712,48
Ftse 100 Londra +0,27% a 7.486.67
S&P 500 -0,08% a 4.026,12
DOW Jones +0,45% a 34.347,03
NASDAQ -0,70% a 11.285,32