Venerdì le borse europee sono state fortemente condizionate dall’ulteriore aumento del prezzo del gas e dal discorso del capo della Fed Jerome Powell tenuto a Jackson Hole.
La corsa del prezzo del gas ha continuato e venerdì ha chiuso con un nuovo record a 339 euro al Megawattora, dopo aver toccato il picco di 341. Questi aumenti hanno condizionato tutte le piazze europee, in particolare quelle dei paesi con maggiore dipendenza energetica.
In Italia, la settimana scorsa, la Confcommercio ha lanciato un allarme secondo il quale le imprese del terziario potrebbero toccare i 33 miliardi di euro per l’energia per il 2022, più del doppio rispetto a quelle relative al 2019. Spese così sostenute potrebbero mettere a rischio già nei primi 6 mesi del 2023, circa 120 mila imprese e conseguenti 370 mila posti di lavoro.
La settimana scorsa, il Financial Times ha evidenziato sui dati di S&P Global market intelligence, che sui titoli di Stato italiani si sta creando la più grande scommessa ribassista, da parte di alcuni fondi speculativi, ad un mese dalle elezioni politiche. Tuttavia Nonostante l’avvertimento del quotidiano britannico, il rendimento del BTP decennale scambia a 224 punti, in calo di 4 punti base, per un rendimento del 3,57%.
Alle ore 16 di venerdì si è tenuto il tanto atteso discorso di Powell, giudicato subito da “falco” per i mercati che si sono precipitati immediatamente. La borsa di Milano è arrivata a perdere oltre due punti di percentuale, già dopo le prime indicazioni, Francoforte e Parigi arretravano di circa l’1,5%. Anche i titoli di Stato europei sono andati sotto pressione: in Italia lo spread ha chiuso a 229,17, dopo aver toccato i 234 punti. L’euro, rispetto al dollaro, ha resistito di poco sopra la parità a quota 1,004.
Venerdì, in chiusura, le borse europee hanno chiuso tutte con perdite consistenti. Milano è risultata la peggiore, con una perdita del 2,49% a 21.895,25. Male anche Francoforte che scende del 2,26% a 12.971,47, Parigi arretra dell’1,68% a 6.274,26. Londra ha perso lo 0,7% a 7.427.31.
Lunedì i futures sono scesi: i futures Dow Jones hanno perso 0,65% rispetto al fair value. I futures S&P 500 sono scesi dello 0,8% e i futures Nasdaq 100 sono crollati dell’1,15%.
Venerdì il capo della Federal Reserve Jerome Powell, con il suo discorso, ha condizionato pesantemente i listini statunitensi. Il mercato azionario è sceso in modo significativo, dopo che Powell ha sottolineato che, per i responsabili politici, la lezione degli anni ‘70 è quella di non abbassare la guardia e che è necessario un po’ più di “dolore”, sia per le famiglie che per le imprese, per ridurre l’inflazione e per evitare “un dolore molto più grande”. Gli investitori hanno immediatamente interpretato tali indicazioni come la Fed intenda aumentare notevolmente i tassi di interesse e di mantenerli a tali livelli.
La scorsa settimana nel mercato azionario, il Dow Jones Industrial Average è scivolato del 4,2%, l’indice S&P 500 è sceso del 4% ed il Nasdaq ha ceduto il 4,4%.Il Russell 2000, a piccola capitalizzazione ha perso il 3%.
Sempre la settimana scorsa, il rendimento del Tesoro a 10 anni è aumentato di quasi 5 punti base al 3,035%, conseguendo così il quarto guadagno settimanale consecutivo. Anche i futures sul petrolio greggio statunitense sono aumentati del 2,9%, quotando a 93,06 dollari al barile.
Venerdì, molti dei titoli che si erano mossi al rialzo nelle giornate precedenti, hanno lasciato tutti i guadagni realizzati. Già in mattinata un indicatore di inflazione delle spese per consumi personali era sceso dello 0,1% relativo al mese di luglio. Il reddito personale a luglio era aumentato dello 0,2% (le previsioni erano dello 0,6%). E’ salito del 6,3%, anno su anno, l’indice PCE, in linea con le stime.
In chiusura venerdì, i listini statunitensi hanno perso tutte in modo sostenuto: Lo S&P 500 ha perso il 3,37% a 4,057.66, il Dow Jones è sceso del 3,03% a 32,283.40 e il Nasdaq, il peggiore, è arretrato del 3,94% a 12,141.71.
Listini di venerdì
FTSE Mib Milano -2,49% a 21.895,25
Dax 40 -2,26% a 12.971,47
Cac 40 -1,68% a 6.274,26.
Ftse 100 Londra -0,7% a 7.427.31
S&P 500 -3,37% a 4,057.66
DOW Jones -3,03% a 32,283.40
NASDAQ -3,94% a 12,141.71.