Quella di lunedì è stata una seduta in rosso per i principali indici europei,
spinte dalle dichiarazioni di Christine Lagarde e per le proteste in Cina per la politica zero covid. Il capo della BCE ha dichiarato che sono previsti ulteriori aumenti dei tassi d’interesse, sottolineando che ad ottobre il picco non è ancora stato raggiunto.
I disordini civili in Cina per la politica dello zero-Covid hanno portato a un calo delle borse asiatiche. Nel fine settimana, infatti, si sono verificati scontri e manifestazioni in diverse grandi città cinesi a causa delle serrate, tra cui Pechino e Shanghai. L’indice Hang Seng è sceso del 2%. Le borse di Shanghai e Shenzhen sono scese rispettivamente dell’1,36% e dell’1,13%.
Lunedì, le prime indicazioni dai listini statunitensi, davano i futures sulle azioni in leggero ribasso: i futures Dow Jones sono scesi dello 0,2%, i futures S&P 500 sono scesi dello 0,3% e i futures Nasdaq 100 sono scesi dello 0,4%. Gli investitori si sono mostrati ottimisti riguardo a un minore aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve dopo che i principali indici di riferimento hanno chiuso in rialzo una settimana ridotta per le festività, facendo diminuire i futures azionari statunitensi nelle contrattazioni di domenica sera.
In Italia, secondo l’Istat, l’indice del clima di fiducia è cresciuto da 90,1 di ottobre a 98,1 di novembre (91 secondo Intesa Sanpaolo Research), segnalando un aumento del sentiment delle imprese. Anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese (100) ha registrato un aumento (da 104,7 a 106,4). Tutte le sottocomponenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono risultate positive. Il clima economico e il clima futuro, in particolare, hanno registrato le variazioni più significative.
Lunedì i listini europei hanno chiuso tutti in territorio negativo. Il Ftse Mib di Milano ha ceduto l’1,12% a 24.440,88, il Dax di Francoforte ha perso l’1,09% a 14.383,36 e il Cac40 di Parigi è sceso dello 0,70% a 6.665,20. Un piccolo ribasso per il Ftse100 di Londra che ha chiuso con un -0,07% a 7.481.28
Gli ultimi dati economici, secondo gli investitori statunitensi, tra cui i sondaggi dei responsabili degli acquisti e le richieste di disoccupazione degli Stati Uniti, sono stati più deboli del previsto. Ciò indica che la banca centrale statunitense potrebbe non aver bisogno di inasprire ulteriormente le condizioni finanziarie. La dichiarazione della Fed di mercoledì ha fornito ulteriore sostegno all’idea che la futura politica monetaria potrebbe essere meno aggressiva.
Un altro motivo di preoccupazione per gli investitori è dovuto alla risposta del governo cinese al picco di infezioni da Covid-19, che ha alimentato la peggiore epidemia del Paese. A causa del duro approccio del governo, si vanno attenuando le speranze di ripresa economica e si alimentano le preoccupazioni per le interruzioni della catena di approvvigionamento.
Il Dow Jones era salito di oltre lo 0,4% venerdì, mentre le borse statunitensi avevano registrato guadagni settimanali prima del fine settimana del Ringraziamento.
Lunedì i futures sulle azioni erano leggermente in ribasso rispetto ai valori precedenti..
In settimana, l’indice del dollaro era salito dello 0,2% a 106,04, vicino ai massimi degli ultimi 20 anni, mentre l’euro era sceso dello 0,1% a 1,0402 dollari contro il dollaro. Il Brent era sceso del 2% a 83,66 dollari al barile, annullando i guadagni precedenti. Il West Texas Intermediate è sceso del 2,1% a 76,33 dollari.
Già nel fine settimana scorso, le azioni legate alla Cina avevano mostrato una certa debolezza poiché i nuovi casi di Covid-19 in Cina hanno raggiunto un livello record . Mercoledì sono stati registrati quasi 30.000 contagi, superando il precedente record di aprile.
Il gigante dei veicoli elettrici Tesla lunedì ha chiuso a 182,92 $ (+0,033%). Nel fine settimana scorso, Tesla aveva dichiarato di avere in programma di riparare 80.000 veicoli in Cina, a causa di problemi con i sistemi di gestione delle batterie e le cinture di sicurezza, secondo l’ente regolatore del mercato del Paese.
Gli indici Statunitensi hanno chiuso tutti con il segno rosso: lo S&P 500 ha perso l’1,54% a 3.963,94, il Dow Jones è sceso dell’1,45% a 33.849,46 e il Nasdaq -1,58% a 11.049,50.
Listini di lunedì
FTSE Mib Milano -1,12% a 24.440,88
Dax 40 -1,09% a 14.383,36
Cac 40 -0,70% a 6.665,20.
Ftse 100 Londra -0,07% a 7.481.28
S&P 500 -1,54% a 3.963,94
DOW Jones -1,45% a 33.849,46
NASDAQ -1,58% a 11.049,50.