Dopo una chiusura, quella di martedì, ancora negativa per le principali piazze del vecchio continente, anche Wall Street è stata frenata dai timori di una recessione. I listini statunitensi hanno chiuso sulla parità della giornata precedente, con il Dow Jones che ha perso lo 0,43%. Il timore di un forte rialzo dei tassi di interesse tende ad alimentare negli Stati Uniti il rischio di una recessione già nel prossimo anno, possibilità questa che viene data al 50% da alcuni economisti.
In Italia, in attesa del nuovo governo di centrodestra, sale il rendimento delle obbligazioni con il Btp decennale che arriva a rendere il 4,7%, a ridosso dei massimi toccati da giugno 2013.
Scende lo spread in chiusura a 243,74 punti base.
Le borse europee, in avvio delle sessioni, erano in linea con le borse asiatiche con il future sull’Eurostoxx 50 a -0,70%.
Gli indici di Wall Street hanno aperto le sessioni poco mossi, con il mercato obbligazionario sotto attenzione: il rendimento del Treasury decennale continua a salire ed ha superato la soglia del 4%.
Mercoledì chiusure contrastate per i listini europei. Milano, l’unica a chiudere in rosso, cede lo 0,52% a 20.852,67. In rialzo invece Francoforte +0.36% a 12.183,28 e Parigi +0,19% a 5.765,01. Sale anche Londra dello 0,30% a 7.005.39.
Wall Street continua ad essere frenata dai timori di una recessione e gli ultimi ribassi degli indici azionari hanno causato non pochi dolori per gli investitori. Secondo i dati di una ricerca diffusa da Bespoke Investment Group, il selloff del 2022 ha causato un calo del 24% da inizio anno per l’ampio Russell 3000 che traccia le 3.000 azioni maggiori quotate negli Stati Uniti. Diversi analisti hanno affermato che sarebbero stati spazzati via circa $ 13 trilioni di capitalizzazione, con diversi ex high flyer in calo di più del 60% dai massimi di 52 settimane.
Per il mercato azionario statunitense, il problema di base sarebbe rappresentato dall’elevato tasso di interesse dei Treasury a 2 anni. “È difficile convincere gli investitori a correre rischi quando il tasso privo di rischio a due anni è al di sopra del 4%”, ha affermato Andrew Slimmon, gestore di portafoglio azionario presso Morgan Stanley Investment Management.
Mercoledì il Dow Jones Industrial Average era in salita dopo l’apertura, cercando di evitare un settimo calo consecutivo. Attese per il discorso del capo della Fed Jerome Powell parlerà alla Community Banking Research Conference del 2022 a St. Louis.
Nel frattempo, per la prima volta in più di un decennio, il rendimento del Tesoro a 10 anni ha superato brevemente il 4%, avvicinandosi a realizzare il suo nono rialzo settimanale consecutivo, il rally più lungo dal 2004.
I prezzi del petrolio USA, nel frattempo, sono passati al rialzo, invertendo la rotta rispetto alle perdite iniziali. I futures del West Texas Intermediate sono rimbalzati di quasi 80 dollari al barile, dopo che lunedì erano scesi al livello più basso dell’anno.
I listini statunitensi hanno chiuso tutti in rialzo: lo S&P 500 è salito dell’1,97% a 3.719,04, il Dow Jones ha guadagnato l’1,88% a 29.683,74 e il Nasdaq +2,05% a 11.051,64.
Listini di mercoledì
FTSE Mib Milano -0,52% a 20.852,67
Dax 40 +0.36% a 12.183,28
Cac 40 +0,19% a 5.765,01
Ftse 100 Londra +0,30% a 7.005.39
S&P 500 +1,97% a 3.719,04
DOW Jones +1,88% a 29.683,74
NASDAQ +2,05% a 11.051,64.