Martedì le borse cinesi chiudevano in forte rialzo spinte dalle misure di sostegno agli sviluppatori immobiliari. L’Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato oltre il 5%, con le azioni immobiliari in forte volata dopo la rimozione del divieto di finanziamento mediante la vendita di azioni. Positive anche le borse di Shanghai e Shenzhen che hanno guadagnato oltre il 2%. Inoltre, alcune indiscrezioni tendono a suggerire che Pechino potrebbe ridimensionare la sua rigida politica di zero covid, dopo le crescenti proteste in tutto il Paese.
Martedì mattina, i futures sulle azioni statunitensi erano in leggera salita con gli investitori che tendevano ad anticipare più commenti e dati economici dai leader della Federal Reserve. In mattinata i futures Dow Jones avevano aggiunto 72 punti, o lo 0,21%. I futures S&P 500 e Nasdaq 100 sono saliti rispettivamente dello 0,35% e dello 0,51%.
Alle 15,30 di martedì Lo S&P 500 si era aggirato intorno alla linea con i trader che faticavano a riprendersi dalle forti perdite subite nella sessione precedente. L’indice generale era rimasto quasi invariato, mentre il Nasdaq Composite era salito dello 0,1%. Il Dow Jones Industrial Average aveva perso 60 punti, o lo 0,2%.
A Piazza Affari, dopo l’inizio della settimana in segno negativo, martedì in apertura il Ftse Mib partiva in territorio positivo. Dopo un’ora dall’inizio delle contrattazioni Milano guadagnava lo 0,20%. Positive anche le altre piazze europee che, allo stesso orario, erano sulla stessa scia della piazza di Milano.
Nell’Eurozona, sul fronte macro, da registrare che la massa monetaria è aumentata solo del 5,1% in ottobre, ben al di sotto del consenso del 6,2% (+6,2% a/a).
Martedì gli indici dei listini europei hanno chiuso contrastati. Il Ftse Mib di Milano ha guadagnato lo 0,10% a 24.465,95, il Dax di Francoforte ha perso lo 0,19% a 14.355,45 e il Cac40 di Parigi ha chiuso in rialzo dello 0,06% a 6.668,97. Il Ftse100 di Londra è salito dello 0,51% a 7.512,00.
I futures del Dow Jones sono saliti dello 0,1% prima dell’apertura del mercato, mentre lo S&P 500 è salito dello 0,3%. I futures del Nasdaq 100 sono saliti dello 0,5% al valore equo prima dell’apertura del mercato di martedì.
Alla campanella di apertura, l’indice generale è rimasto quasi invariato, mentre il Nasdaq Composite è salito dello 0,1%. Il Dow Jones Industrial Average ha perso 60 punti, o lo 0,2%.
Il rendimento del Tesoro a 10 anni è salito al 3,7% lunedì, rimanendo vicino ai minimi recenti. Il rendimento del Tesoro decennale ha chiuso venerdì al 3,69%, il livello più basso dal 4 ottobre. I prezzi del petrolio statunitense sono saliti dopo aver raggiunto il minimo dal dicembre 2021. I futures West Texas Intermediate sono stati scambiati intorno a $ 77 al barile.
Secondo il Fed Watch Tool del CME, i trader prevedevano una probabilità del 72% di un aumento dei tassi di 50 punti base alla prossima riunione della Fed, in calo rispetto all’80% della scorsa settimana.
Il titolo Tesla è salito leggermente lunedì, ma è rimasto lontano dalle linee di media mobile a 50 e 200 giorni. Il titolo è sceso del 55% dai suoi massimi di 52 settimane. La scorsa settimana il titolo ha toccato un nuovo minimo di 52 settimane a 166,19, il livello più basso dal 23 novembre 2020. Martedì il titolo Tesla ha chiuso a 180,83 $, perdendo l’1,14%.
Gli indici Statunitensi hanno chiuso sulla parità: lo S&P 500 ha perso lo 0,16% a 3.957,63, il Dow Jones è rimasto stabile +0,0091% a 33.852,53 e il Nasdaq è sceso dello 0,59% a 10.983,78.
Listini di martedì
FTSE Mib Milano +0,10% a 24.465,95
Dax 40 -0,19% a 14.355,45
Cac 40 +0,06% a 6.668,97
Ftse 100 Londra +0,51% a 7.512,00
S&P 500 -0,16% a 3.957,63
DOW Jones +0,0091% a 33.852,53
NASDAQ -0,59% a 10.983,78.