Dopo la chiusura di Wall Street in occasione del Martin Luther King Day, martedì le borse europee erano attese in calo in apertura, dopo la chiusura in moderato rialzo della giornata precedente. A pesare i rinnovati timori di una recessione globale.
Con l’Euro ancora in rialzo sul dollaro, a Piazza Affari l’attenzione era rivolta a Eni, per la nuova scoperta di gas nell’offshore egiziano (che per Equita potrebbe valere qualche centinaio di milioni di dollari) e Tim, dopo i buoni risultati delle giornate precedenti.
Hanno riaperto i mercati azionari statunitensi e le prime indicazioni dei futures sulle azioni davano i futures Dow Jones scendere dello 0,2% rispetto al fair value. I futures S&P 500 perdevano lo 0,4%e i future sul Nasdaq 100 sono scesi dello 0,6%.
In rialzo il rendimento del Treasury a 10 anni che è salito di 3 punti base al 3,54%. In discesa i futures sul petrolio greggio dell’1% e quelli del gas naturale che sono scesi dell’8%. Perdevano il 2% i futures sul rame.
In leggera discesa il prezzo del Bitcoin che quotava a 21.079 martedì mattina dopo aver toccato brevemente i 21.415$ domenica sera, il massimo di due mesi. L’impennata del valore di Bitcoin sta avvenendo nello stesso momento in cui il mercato azionario sta assistendo a una ripresa degli investimenti più speculativi.
I dati economici cinesi della scorsa notte sono stati migliori del previsto. Nel quarto trimestre, il PIL è cresciuto del 2,8% su base annua, superando le previsioni dell’1,8%. La crescita per l’intero anno è stata del 3%, leggermente al di sopra delle proiezioni. Le vendite al dettaglio di dicembre sono diminuite dell’1,8%, ma è stato molto inferiore al previsto calo dell’8,6%.
La produzione industriale è aumentata dell’1,3%, superando la crescita prevista dello 0,2%. Nonostante la revoca delle rigide restrizioni Covid-19, il Paese sta attualmente assistendo a un’enorme ondata di casi, con quasi 60.000 decessi correlati a Covid registrati nelle strutture mediche cinesi tra l’8 dicembre e il 12 gennaio. Tuttavia, le prospettive per l’economia cinese in futuro sembrano promettenti.
Il mercato azionario statunitense ha vissuto una settimana positiva, con gli indici primari che venerdì hanno chiuso vicino al punto più alto della giornata. Il Dow Jones Industrial Average è salito del due percento durante le contrattazioni di borsa della settimana. L’indice S&P 500 è aumentato del 2,7%, mentre il Nasdaq composito è salito alle stelle del 4,8%. Il Russell 2000, che tiene traccia delle azioni a bassa capitalizzazione, è aumentato del 5,3%.
Nonostante la ripresa di venerdì, il rendimento del Treasury decennale è sceso di 6 punti al 3,51%. Gli investitori prevedono che la Federal Reserve alzerà il tasso di un quarto di punto percentuale a febbraio e marzo e poi si fermerà. Il calo dei rendimenti dei Treasury e gli indicatori economici positivi in altri paesi stanno causando la perdita di valore del dollaro, che a sua volta fa salire le azioni e le materie prime. I futures sul greggio statunitense sono aumentati dell’8,3% a 79,86 dollari al barile, mentre i prezzi del rame sono aumentati del 7,65%.
Intanto, venerdì, Tesla ha dichiarato notevoli riduzioni dei costi in Europa e in America, subito dopo aver diminuito i prezzi in Cina e in alcuni dei principali paesi asiatici. In settimana, le informazioni settimanali sulle immatricolazioni di veicoli elettrici cinesi dovrebbero rivelare la prima conseguenza degli sconti in Cina.
Martedì i principali listini europei hanno chiuso in leggero rialzo. Il Ftse Mib di Milano ha chiuso con un +0,31% a 25.981,19, il Dax di Francoforte ha guadagnato lo 0,35% a 15.187,07 e il Cac40 di Parigi è salito dello 0,48% a 7.077,16. Il Ftse100 di Londra ha chiuso invece con un -0,12% a 7.851.03.
I listini azionari statunitensi hanno chiuso martedì contrastati: lo S&P 500 ha perso lo 0.20% a 3.990,97, il Dow Jones è sceso dell’1,14% a 33.910,85 e il Nasdaq ha realizzato un +0,14% a 11.095,11.
Listini di martedì 17 gennaio 2023
FTSE Mib Milano +0,31% a 25.981,19
Dax 0,35% a 15.187,07
Cac 40 +0,48% a 7.077,16
Ftse 100 Londra -0,12% a 7.851.03
S&P 500 -0.20% a 3.990,97
DOW Jones -1,14% a 33.910,85
NASDAQ 100 +0,14% a 11.095,11.