Venerdì è stata una giornata positiva per i principali mercati del Vecchio Continente, con il FTSE MIB, che ha mostrato una plusvalenza dello 0,70% chiudendo a 25.775, 52. Bene anche il Dax di Francoforte che è salito dello 0,76% a 15.033,56 e il Cac40 di Parigi che ha realizzato un +0,63% a 6.995,99. Il Ftse100 di Londra ha guadagnato lo 0,30% a 7.770.59.
L’Euro si è mantenuto stabile nei confronti del Dollaro Usa e il petrolio (Light Sweet Crude Oil) ha realizzato un aumento dello 0,56% a 81,06 punti. L’oro, con un calo dello 0,40%, si è mantenuto poco sotto la parità con un calo dello 0,40%.
In rialzo lo spread, che alla fine si è attestato a +184 punti base. Il Btp decennale ha riportato un rendimento del 3,97%.
Tra le migliori Blue Chip in evidenza Saipem, con un rialzo dell’8,56%. Amplifon, invece, ha realizzato le vendite più forti e ha terminato le contrattazioni a -2,72%.
Sulla scia delle buone chiusure delle borse europee, anche i listini statunitensi hanno chiuso la settimana con buoni risultati, venerdì lo S&P 500 ha guadagnato l’1,89% a 3.972,61, il Dow Jones è salito dell1% a 33.375,49 e il Nasdaq ha realizzato un +2,66% a 11.140,44.
In settimana, i dati provenienti dagli Stati Uniti riguardanti i mercati immobiliare e del lavoro, nonché un esame più approfondito del settore industriale, hanno causato un calo degli indici statunitensi all’apertura dei mercati giovedì. Gli indici europei sono stati costantemente influenzati anche dai timori che la Federal Reserve possa aumentare i tassi di interesse oltre il previsto quarto di punto percentuale.
Gli investitori sono rimasti attenti ai rapporti finanziari e gli immensi titoli tecnologici hanno portato il mercato più in alto. Netflix è aumentato di quasi l’8,5% nella giornata di giovedì, dopo aver riportato un numero inaspettato di abbonati, sebbene i suoi profitti trimestrali non abbiano raggiunto le proiezioni degli analisti. Alphabet è cresciuta di oltre il 5% giovedì, dopo aver dichiarato che avrebbe licenziato 12.000 dipendenti.
Venerdì, anche i mercati azionari di tutta l’Asia sono saliti in modo significativo in risposta al crescente ottimismo sul ritorno dell’economia cinese. Questo ottimismo ha superato le preoccupazioni che l’economia globale potesse entrare in una fase di recessione e che altri paesi potrebbero implementare misure di controllo più rigorose.
Venerdì il rendimento del Treasury decennale è sceso di tre punti base al 3,48%. Durante la stessa settimana, il rendimento è sceso al minimo di quattro mesi del 3,37%. Inoltre, il contratto future sul petrolio in scadenza a febbraio è salito dell’1,8% a 81,31 dollari al barile. Il contratto futures di marzo, che è il più recente, si è chiuso a 81,64$.
Venerdì il Ftse Mib di Milano ha chiuso con un rialzo dello 0,70% a 25.775,52, il Dax di Francoforte è salito dello 0,76% a 15.033,56 e il Cac40 di Parigi ha realizzato un +0,63% a 6.995,99. Il Ftse100 di Londra ha guadagnato lo 0,30% a 7.770.59.
Anche i listini azionari statunitensi hanno chiuso la settimana con buoni risultati, venerdì lo S&P 500 ha guadagnato l’1,89% a 3.972,61, il Dow Jones è salito dell1% a 33.375,49 e il Nasdaq ha realizzato un +2,66% a 11.140,44.
Listini di venerdì 20 gennaio 2023
FTSE Mib Milano +0,70% a 25.775,52
Dax +0,76% a 15.033,56
Cac 40 +0,63% a 6.995,99
Ftse 100 Londra +0,30% a 7.770.59
S&P 500 +1,89% a 3.972,61
DOW Jones +33.375,49
NASDAQ 100 +2,66% a 11.140,44.